venerdì 26 marzo 2010

Ten Things I Can't Live Without

Come il gioco di "le tre cose che porteresti con te su un'isola deserta", camminando, ieri, pensavo al fatto che se dessimo a un uomo tutto ciò di cui ha bisogno come individuo e eliminassimo il lusso, ci sarebbe certamente qualcosa "senza cui non potrebbe vivere". Quante potrebbero essere? Tre? Troppo poche. Cinquanta? Troppe. Il numero perfetto secondo me sarebbe dieci.
Partiamo dal fatto che si parla di cose che si posso toccare, quindi oggetti materiali e non concetti astratti come l'amore, o persone come gli amici o operazioni che portano al piacere come le uscite e.. avete capito.
Ovviamente sono escluse tutte quelle attività a cui è legata la sopravvivenza, come mangiare, dormire, bere e respirare, e tutti gli oggetti, come il cibo, un giaciglio dove dormire, un tetto, e le molecole, come l'ossigeno, correlate.
Togliamo dall'equazione le cose senza cui un essere umano, di ceto medio, in una città europea semi-sviluppata come l'Italia non potrebbe vivere come i vestiti (anche se ormai in tv si vedono ragazze che fanno persino i soldi, senza).
Ecco, quindi, la mia lista.

Il computer
E' vero guardo la tv. Amo i telefilm, i film e i documentari. Ma senza tv sto bene comunque. Anche perchè posso vedere tutto comodamente (e illegalmente) in streaming sul pc. Per quanto riguarda le notizie di cronaca, i vari processi di Berlusconi e l'ennesimo disastro che preannuncia l'apocalisse esiste la carta ed internet. Mi riempiono il cervello già di troppe cavolate ogni giorno, non c'è bisogno anche dei mezzibusti del telegiornale, o dell'ennesimo Emilio Fede che decanta quanto gli piacerebbe fare un bocchino al premier in cento lingue diverse.
In internet puoi trovare tutto ciò di cui hai bisogno. E il pc (con la connessione) è una delle migliori vie d'accesso.

Un buon libro
Come ho detto prima puoi trovare qualunque cosa nel cyberspazio, e ora esistono anche i libri online. Ma quelli cartacei sono forse l'unica cosa che ancora non è stata rimpiazzata definitivamente dallo schermo piatto di un pc. E anche se ciò accadesse cercherei di procurarmeli illegalmente. Sono molto più facili da tenere in mano prima di andare a dormire e puoi portarli dovunque, per rilassarti. E poi hanno un odore spettacolare i libri nuovi. Come di sapere.

Una penna
Non ho quel che si dice una memoria da elefante: ho sempre bisogno di appuntarmi qualcosa. Se ho una penna in mano posso ricordarmi di qualsiasi appuntamento, scadenza, compito.. Certo, sempre che mi ricordi dove ho messo il foglio su cui l'ho scritto.
A volte mi uso come post-it umano, come Jeremy di Zits, e sul comodino ho una penna e un quaderno, dove scrivo tutto ciò che devo fare il giorno dopo e che puntualmente mi ricordo poco prima di addormentarmi.

Fazzoletti
Sono un incubatrice per virus e batteri di ogni tipo. Se esiste un nuovo ceppo resistente agli antibiotici nel raggio di 100 metri, bisogna stare sicuri che mi cercherà e mi troverà. Sono un vero vademecum per i dottori, e sono allergica a tutti i pollini e spore di origine vegetale che graziosamente vagano nell'aria nei giorni freschi di primavera. Come conseguenza di tutto ciò, tornata a casa, dopo pranzo e fino a che non mi addormento, mi sparo un intero box da 90 fazzoletti dritta nelle vie nasali, e la mattina, inesorabilmente starnutisco tre volte, come buongiorno al mondo intero.

Cotton fioc
Sì, sono una maniaca dei cotton fioc. Ne sono dipendente.
La prima volta che andai in campeggio col wwf (in quelli che seguirono non ricapitò più), non li portai. Soffrii interiormente per tre settimane.

Coltellino svizzero
Apribottiglie, forbice, pinzetta, stuzzicadenti, giravite e ovviamente il coltello. Per me, che non esco di casa senza portarmi tutto quello di cui potrei aver bisogno, il coltellino svizzero è fantastico. Come dice Beatrice, ogni volta che metto il piede fuori dalla porta "mi porto casa appresso".
Non sono McGyver, ma è sempre utile. Magari un giorno mi ritrovo in una stanza, con la porta chiusa a chiave, tutte le finestre bloccate e l'unica cosa che mi separa dall'uscita è una vite, o un'asse del pavimento, e potrei ritrovarmi a pensare "se solo avessi avuto il mio fidato coltellino svizzero!".

Kit di Pronto Soccorso
Mi faccio male almeno una volta al giorno. Che cada dalle scale, che non veda dove metto i piedi, che prenda una buca coi tacchi, mi ferisca con un coltello, con del vetro o con della semplice carta, che mi uccida puntualmente il mignolo del piede sullo spigolo (neanche una pallottola nel costato è paragonabile ad un simile dolore, ammettiamolo) non passa giorno senza che abbia bisogno di cerotti e disinfettante. La mia salvezza quotidiana la trovo in una scatola 10x5 che contiene dosi monouso di tutto ciò che potrei aver bisogno in caso di scottature, ferite e lesioni di vario genere.

Lenti a contatto
Si può vivere benissimo anche con solo gli occhiali. Ma io "quattrocchi" non mi ci sento proprio e, nonostante mi dicono in molti che ci sto bene, penso di starci malissimo. A parte quando vado a scuola (dove, se fosse per me, andrei in pigiama tranquillamente) e in altre occasioni in cui non ho problemi a mostrarmi in tutto "il mio terrore", non perdo tempo a ficcarmi le dita negli occhi per mettere le lenti.

Mp3
L'invenzione più geniale nella storia dell'umanità. La musica è un fattore determinate nella mia vita; riesce a influenzarmi l'umore, la giornata, l'intero punto di vista su un concetto. Oggetto irrinunciabile, che devo sempre mettermi in borsa.

Portafortuna
Non credo che i gatti neri portino sfiga, ritengo che se lo specchio si rompe non vuol dire che si avranno sette anni di sfiga (ma solo schegge del cazzo sul pavimento), penso che essere tredici a tavola, far cadere il sale, passare sotto una scala non significa assolutamente nulla, e me ne sbatto se è venerdì 17! Ma riuscirei a trovare un mio personale portafortuna anche in un pezzo di plastica. Semplicemente perchè quel giorno stupendo lo avevo in tasca, o avevo quel particolare ciondolo addosso, o ho trovato quella monetina per terra.
Anche se fondamentalmente quelli che io chiamo "portafortuna" sono semplicemente ricordi di specifiche giornate, e un po' di nostalgia per ciò che non potrà tornare ma che spero di rivivere.