giovedì 6 settembre 2012

Kindred Spirit

Mi hanno chiesto se credo all'anima gemella.
..ci credo?!
Dipende.
Potrebbe benissimo esistere l'uomo perfetto, colui che risponde appieno al mio ideale fisico (e in effetti esiste davvero, si chiama Johnny Depp!). Come credo, d'altra parte, che su sei miliardi di persone, ci sarà un uomo che mi possa completare in certi aspetti caratteriali e allo stesso tempo che sia simile a me nelle cose importanti, in cui è necessario che mi sia affine. Come due pezzi vicini di un puzzle. Ma per quanto è possibile che esista una persona così, potrebbe benissimo essere un cinese che vive a Pechino e che non incontrerò mai!
L'anima gemella è per chi crede nel destino, per chi pensa che tutto ciò che accade, accada necessariamente. Io credo che la nostra vita ce la costruiamo noi, mattone su mattone. Più che una casa, però, le strade che possiamo imboccare le vedo come i rami di un' enorme albero. Una volta fatta una scelta, e imboccato una via precisa (il ramo del suddetto albero immaginario) ci sono soltanto certe specifiche scelte che possiamo decidere di fare o meno. Mi spiego meglio: un sabato sera in cui non avete nulla da fare potete decidere di stare a casa come di uscire da soli, se decidete di uscire potreste incontrare un nuovo amico, o fare una scoperta di qualche genere. Ovviamente è possibile anche di no: l' incontro non avviene perché l'altra persona ha deciso di restare a casa o perché due giorni prima non ha fatto il pieno alla macchina ed è restato a secco a poche centinaia di metri da dove abita. I rami del nostro albero si incrociano inevitabilmente con i rami delle persone che ci circondano. Noi percorriamo la strada che decidiamo di imboccare, così come chiunque altro intorno a noi. Non esiste il destino, ma è il caso la costante della nostra esistenza.
Ecco perché secondo me l'anima gemella non esiste. Nessuna persona con cui siamo "predestinati" a stare, e che inevitabilmente conosceremo. Potremmo anche incontrare il partner perfetto con cui passare la nostra vita a sei anni, spintonarlo giù dall'altalena e non incontrarlo mai più. Oppure, vista la casualità, conoscerlo, innamorarcene e starci assieme, ma magari è l'altro a lasciarci perché in quel particolare momento della sua vita non siamo noi ciò che cerca.
La maggior parte della gente si limita e si accontenta quando decide di vivere il resto della propria vita con un'altra persona. Non dico che sia sbagliato l'intero concetto del matrimonio, anzi, se si ama una persona è naturale pensare a un futuro assieme a lei. Ma il fatto che si ami una persona non vuol dire affatto che sia giusta per noi. Alla fine è per quello che esiste il divorzio, poiché capita di commettere degli errori.
Le persone sbagliano, si accontentano di ciò che trovano. Lo fanno per paura, per solitudine, per scarsa volontà o coraggio, e spartiscono la propria vita con qualcuno che smettono di amare e iniziano semplicemente a sopportare.
Ovviamente c'è una piccola percentuale di persone fortunate a cui "gli ha detto culo" e incontrano la persona giusta con cui stare, l'altra metà della mela, al momento giusto, nel posto giusto, nelle circostanze giuste. Ma sono molte poche. La probabilità è davvero bassa.
Essendo una ragazza adoro sperare che incontrerò la mia perfetta metà nella situazione ideale, quando tutto è propizio affinché io stia con lei, e con cui crescere assieme verso un punto comune. Ma diciamo la verità: a chi non piacerebbe?!