giovedì 1 aprile 2010

Italia Amore Mio

Il 98% dei politici si droga, ma solo il 2% conosce i primi tre articoli della Costituzione. Chissà perchè avrei detto che dovesse essere il contrario.
Il vaticano dice no all'aborto ma praticamente sì alla pedofilia. Se per un caso limite uno stronzo mi stuprasse senza preservativo, o io commettessi un'imprudenza, o semplicemente avessi davvero tanta sfiga, preferirei avere la scelta di abortire. Menomale che posso ancora farlo. Ancora. La chiesa mette il suo lungo naso negli affari politici, nelle leggi e nelle normative che reggono precariamente quest'Italia in bilico, cercando di far cambiare le cose. Come se non andassero già male.
La malavita organizzata controlla fette di territorio nazionali così grandi che, se l'Italia fosse una torta, allo Stato incorrotto spetterebbero misere briciole.
L'ignoranza fra i giovani spopola come se fosse l'ultima moda. Un male incurabile, i cui sintomi vanno dal non sapere quando la lettera "o" vuole davanti a sé la "h" al pensare che i fondatori di Roma siano stati "Romolo e Remolo" (Berlusconi al vertice della NATO, ndr). Il trovare la cura per una simile malattia sembra impossibile quando si va' ad affidare la formazione delle nuove generazioni in uno stato che vanta il 21esimo posto nella spesa per l'istruzione pubblica in Europa, e il 38esimo posto (su 57 paesi nel mondo) nelle competenze scolastiche dei cittadini.
Il debito pubblico oltrepassa il 100% del Prodotto Interno Lordo, e lo Stato spende quasi il 5% delle proprie entrate per rimborsare gli interessi.
Non esiste un sistema strutturato che permette di proteggere i disoccupati e aiutare i precari.
Lo Stato non investe nella ricerca. Risultato? Fuga dei cervelli all'estero.
Lo stile di vita del paese è insostenibile.
L'ideologia razzista, dopo essere arrivata con un certo ritardo storico, sembra aver raggiunto l'apice. Fenomeni di omofobia e xenofobia sono all'ordine del giorno, e non solo si verificano costantemente, ma vengono addirittura tollerati dalla maggior parte dei cittadini.
Il figlio di Bossi, detto "la trota"(perchè non avevano il coraggio di chiamarlo "delfino"), viene eletto in provincia di Brescia; Formigoni viene riconfermato per la quarta volta presidente della regione Lombardia e a noi del Lazio ci tocca la Polverini, che per festeggiare la vittoria fa' un "saluto romano al popolo romano". Come ciliegina sulla torta, fra ex-veline e ammuffite showgirl, vecchie Miss Italia che dopo aver fatto un bocchino al premier siedono sulla poltrona di ministro delle pari opportunità, persino l'igienista dentale di Berlusconi entra nel consiglio regionale della Lombardia. Tutto ciò come prova a carico del fatto che anche solo se sono imparentata con un politico bavoso, gli ho fatto un lavoretto extra sotto la scrivania, o gli controllo le otturazioni, posso fare politica. Cazzo, ma noi all'America, al paese delle opportunità, gli facciamo il culo! Qui da noi puoi diventare Presidente del Consiglio quando cantavi sulle navi da crociera o addirittura avere uno stipendio di dodici mila euro dopo esser stato bocciato tre volte alla maturità, e invece un plurilaureato guadagna meno della metà di un portaborse.
Qui da noi.

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