martedì 15 novembre 2011

How beautiful

Sono eternamente divisa fra il mio cinismo e la mia disperata ricerca di qualcuno o di qualcosa che mi dimostri che ho torto.


venerdì 4 novembre 2011

Though 2

La vita non ci da niente che non possiamo affrontare.

domenica 23 ottobre 2011

Sic

"Non hai paura di ammazzarti se fai un incidente?"
"No, si vive di più andando cinque minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in tutta una vita intera."
(Marco Simoncelli)



Muore a 24 anni un futuro campione del mondo

venerdì 21 ottobre 2011

Thought 1

Esiste una risposta per tutto. Se non c'è, vuol dire solo che non l'hai ancora trovata.




giovedì 22 settembre 2011

R.E.M.


(ANSA) - ROMA - I R.e.m. annunciano lo scioglimento sul loro sito ufficiale. ''Come R.e.m. e come amici e co-cospiratori, abbiamo deciso di chiudere la nostra storia come band - si legge in un comunicato pubblicato online -. Abbandoniamo le scene con un grande senso di gratitudine, di realizzazione e di stupore per tutto quello che abbiamo realizzato. A tutti quelli che si sono emozionati con la nostra musica, i nostri più profondi ringraziamenti per averla ascoltata''.

Grazie mille per questi 31 anni di musica, ragazzi.




martedì 12 aprile 2011

One Year Later..

Cavolo.. Più di un anno che non scrivo.
Forse è che ho poco tempo.. Anche ora dovrei fare qualcos'altro, invece di stare qui. Forse è che non ho più l'ispirazione.. Ed è un sacco di tempo che non mi sento ispirata, in effetti.
Forse è perchè sono più felice: ho sempre pensato che le persone scrivono solo quando sono tristi. Se si è felici è perchè si esce, si ride, si vive. Si scrive della vita, ma quando non stai "vivendo".
Ezra Pound ha scritto che a diciotto anni pensava sempre che ogni sua poesia fosse l'ultima. Non so se è perchè pensava che sarebbe morto giovane, ma io l'ho sentita molto mia. E non perchè spero o penso di morire giovane (anzi!).
Flusso di pensieri.
Che post del cavolo.
Ma almeno ho scritto.

Vi lascio con la prima canzone che ho sentito oggi alla radio. "Bad Day" dei R.E.M.
Un buon auspicio, eh?






Ezra Pound in un intervista disse: "Questo è il mio consiglio ai giovani: avere curiosità."

giovedì 8 aprile 2010

Almost

Non sarò il tipo di ragazza che indossa tacchi alti senza rischiare di perdere l'equilibrio almeno una volta.
Non sarò mai come quella che ha ancora i capelli perfetti dopo una raffica di vento, o il giorno dopo la messa in piega.
Continuerò a sporcarmi le mani con la penna, senza sapere come.
Non mi siederò mai composta sul divano per vedere un film.
Credo di non poter riuscire a non farmi male per sbaglio almeno una volta al giorno.
Non riuscirò a non sporcarmi un vestito bianco 5 minuti dopo averlo indossato.
Non sarò mai quella che sale le scale senza inciampare.
Le mie calze si strapperanno sempre quando non potrò cambiarle.
Non sarò mai come quella che beve del succo senza sporcarsi gli angoli delle labbra.
Non potrò mai essere una di quelle ragazze che veste in modo impeccabile tutti i giorni, che riesce a non rovinarsi il trucco.
Non riuscirò a non spezzarmi le unghie, e ad averle ancora perfette dopo aver fatto combattimento.
Non sarò mai la ragazza perfetta. Sono l'incarnazione dell'imperfezione e non smetterò mai di scrivere al computer alle due di notte.
Non mi asterrò dal rigirarmi nel letto prima di addormentarmi o di stiracchiarmi appena alzata.
Non finirò col cantare sotto la doccia o con gli amici dopo una bevuta.
Non riuscirò a non fare più brutte figure, e non smetterò col sentirmi in imbarazzo quando le faccio.
Non posso farci niente se la mia scrittura è incomprensibile, e se cancello tre volte ciò che scrivo; non metterò mai i puntini su tutte le "i".
Anche se a me non piace non posso farci niente se i pensieri mi si sovrapporranno ogni qualvolta escono dalla mia bocca per essere espressi, se leggo sempre troppo veloce, o se mi perdo nei miei film mentali.
Non guarderò Gossip Girl invece di Scrubs, né tanto meno mi vedrò "The Hills" invece dei Simpson.
Non smetterò di fare facce strane nelle foto, anche sapendo che vengo male.
Non posso farci nulla se sono sia timida che estroversa assieme, ingenuamente cinica, se sono molto pensierosa e logorroica, goffa ma agile.
Non smetterò di essere pazza, fragile e allo stesso tempo forte, furba, folle e un po' bizzarra. Fuori dai soliti schemi, sincera, vera e viva.
Non la finirò con l'essere tutto ciò solo perchè così non mi si potrà considerare un guaio. Non smetterò di essere me stessa soltanto per diventare come tutti mi vorrebbero.
Non cambierò anche se sono un vero disastro.




Marilyn Monroe disse: "L'imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi."

giovedì 1 aprile 2010

Italia Amore Mio

Il 98% dei politici si droga, ma solo il 2% conosce i primi tre articoli della Costituzione. Chissà perchè avrei detto che dovesse essere il contrario.
Il vaticano dice no all'aborto ma praticamente sì alla pedofilia. Se per un caso limite uno stronzo mi stuprasse senza preservativo, o io commettessi un'imprudenza, o semplicemente avessi davvero tanta sfiga, preferirei avere la scelta di abortire. Menomale che posso ancora farlo. Ancora. La chiesa mette il suo lungo naso negli affari politici, nelle leggi e nelle normative che reggono precariamente quest'Italia in bilico, cercando di far cambiare le cose. Come se non andassero già male.
La malavita organizzata controlla fette di territorio nazionali così grandi che, se l'Italia fosse una torta, allo Stato incorrotto spetterebbero misere briciole.
L'ignoranza fra i giovani spopola come se fosse l'ultima moda. Un male incurabile, i cui sintomi vanno dal non sapere quando la lettera "o" vuole davanti a sé la "h" al pensare che i fondatori di Roma siano stati "Romolo e Remolo" (Berlusconi al vertice della NATO, ndr). Il trovare la cura per una simile malattia sembra impossibile quando si va' ad affidare la formazione delle nuove generazioni in uno stato che vanta il 21esimo posto nella spesa per l'istruzione pubblica in Europa, e il 38esimo posto (su 57 paesi nel mondo) nelle competenze scolastiche dei cittadini.
Il debito pubblico oltrepassa il 100% del Prodotto Interno Lordo, e lo Stato spende quasi il 5% delle proprie entrate per rimborsare gli interessi.
Non esiste un sistema strutturato che permette di proteggere i disoccupati e aiutare i precari.
Lo Stato non investe nella ricerca. Risultato? Fuga dei cervelli all'estero.
Lo stile di vita del paese è insostenibile.
L'ideologia razzista, dopo essere arrivata con un certo ritardo storico, sembra aver raggiunto l'apice. Fenomeni di omofobia e xenofobia sono all'ordine del giorno, e non solo si verificano costantemente, ma vengono addirittura tollerati dalla maggior parte dei cittadini.
Il figlio di Bossi, detto "la trota"(perchè non avevano il coraggio di chiamarlo "delfino"), viene eletto in provincia di Brescia; Formigoni viene riconfermato per la quarta volta presidente della regione Lombardia e a noi del Lazio ci tocca la Polverini, che per festeggiare la vittoria fa' un "saluto romano al popolo romano". Come ciliegina sulla torta, fra ex-veline e ammuffite showgirl, vecchie Miss Italia che dopo aver fatto un bocchino al premier siedono sulla poltrona di ministro delle pari opportunità, persino l'igienista dentale di Berlusconi entra nel consiglio regionale della Lombardia. Tutto ciò come prova a carico del fatto che anche solo se sono imparentata con un politico bavoso, gli ho fatto un lavoretto extra sotto la scrivania, o gli controllo le otturazioni, posso fare politica. Cazzo, ma noi all'America, al paese delle opportunità, gli facciamo il culo! Qui da noi puoi diventare Presidente del Consiglio quando cantavi sulle navi da crociera o addirittura avere uno stipendio di dodici mila euro dopo esser stato bocciato tre volte alla maturità, e invece un plurilaureato guadagna meno della metà di un portaborse.
Qui da noi.

venerdì 26 marzo 2010

Ten Things I Can't Live Without

Come il gioco di "le tre cose che porteresti con te su un'isola deserta", camminando, ieri, pensavo al fatto che se dessimo a un uomo tutto ciò di cui ha bisogno come individuo e eliminassimo il lusso, ci sarebbe certamente qualcosa "senza cui non potrebbe vivere". Quante potrebbero essere? Tre? Troppo poche. Cinquanta? Troppe. Il numero perfetto secondo me sarebbe dieci.
Partiamo dal fatto che si parla di cose che si posso toccare, quindi oggetti materiali e non concetti astratti come l'amore, o persone come gli amici o operazioni che portano al piacere come le uscite e.. avete capito.
Ovviamente sono escluse tutte quelle attività a cui è legata la sopravvivenza, come mangiare, dormire, bere e respirare, e tutti gli oggetti, come il cibo, un giaciglio dove dormire, un tetto, e le molecole, come l'ossigeno, correlate.
Togliamo dall'equazione le cose senza cui un essere umano, di ceto medio, in una città europea semi-sviluppata come l'Italia non potrebbe vivere come i vestiti (anche se ormai in tv si vedono ragazze che fanno persino i soldi, senza).
Ecco, quindi, la mia lista.

Il computer
E' vero guardo la tv. Amo i telefilm, i film e i documentari. Ma senza tv sto bene comunque. Anche perchè posso vedere tutto comodamente (e illegalmente) in streaming sul pc. Per quanto riguarda le notizie di cronaca, i vari processi di Berlusconi e l'ennesimo disastro che preannuncia l'apocalisse esiste la carta ed internet. Mi riempiono il cervello già di troppe cavolate ogni giorno, non c'è bisogno anche dei mezzibusti del telegiornale, o dell'ennesimo Emilio Fede che decanta quanto gli piacerebbe fare un bocchino al premier in cento lingue diverse.
In internet puoi trovare tutto ciò di cui hai bisogno. E il pc (con la connessione) è una delle migliori vie d'accesso.

Un buon libro
Come ho detto prima puoi trovare qualunque cosa nel cyberspazio, e ora esistono anche i libri online. Ma quelli cartacei sono forse l'unica cosa che ancora non è stata rimpiazzata definitivamente dallo schermo piatto di un pc. E anche se ciò accadesse cercherei di procurarmeli illegalmente. Sono molto più facili da tenere in mano prima di andare a dormire e puoi portarli dovunque, per rilassarti. E poi hanno un odore spettacolare i libri nuovi. Come di sapere.

Una penna
Non ho quel che si dice una memoria da elefante: ho sempre bisogno di appuntarmi qualcosa. Se ho una penna in mano posso ricordarmi di qualsiasi appuntamento, scadenza, compito.. Certo, sempre che mi ricordi dove ho messo il foglio su cui l'ho scritto.
A volte mi uso come post-it umano, come Jeremy di Zits, e sul comodino ho una penna e un quaderno, dove scrivo tutto ciò che devo fare il giorno dopo e che puntualmente mi ricordo poco prima di addormentarmi.

Fazzoletti
Sono un incubatrice per virus e batteri di ogni tipo. Se esiste un nuovo ceppo resistente agli antibiotici nel raggio di 100 metri, bisogna stare sicuri che mi cercherà e mi troverà. Sono un vero vademecum per i dottori, e sono allergica a tutti i pollini e spore di origine vegetale che graziosamente vagano nell'aria nei giorni freschi di primavera. Come conseguenza di tutto ciò, tornata a casa, dopo pranzo e fino a che non mi addormento, mi sparo un intero box da 90 fazzoletti dritta nelle vie nasali, e la mattina, inesorabilmente starnutisco tre volte, come buongiorno al mondo intero.

Cotton fioc
Sì, sono una maniaca dei cotton fioc. Ne sono dipendente.
La prima volta che andai in campeggio col wwf (in quelli che seguirono non ricapitò più), non li portai. Soffrii interiormente per tre settimane.

Coltellino svizzero
Apribottiglie, forbice, pinzetta, stuzzicadenti, giravite e ovviamente il coltello. Per me, che non esco di casa senza portarmi tutto quello di cui potrei aver bisogno, il coltellino svizzero è fantastico. Come dice Beatrice, ogni volta che metto il piede fuori dalla porta "mi porto casa appresso".
Non sono McGyver, ma è sempre utile. Magari un giorno mi ritrovo in una stanza, con la porta chiusa a chiave, tutte le finestre bloccate e l'unica cosa che mi separa dall'uscita è una vite, o un'asse del pavimento, e potrei ritrovarmi a pensare "se solo avessi avuto il mio fidato coltellino svizzero!".

Kit di Pronto Soccorso
Mi faccio male almeno una volta al giorno. Che cada dalle scale, che non veda dove metto i piedi, che prenda una buca coi tacchi, mi ferisca con un coltello, con del vetro o con della semplice carta, che mi uccida puntualmente il mignolo del piede sullo spigolo (neanche una pallottola nel costato è paragonabile ad un simile dolore, ammettiamolo) non passa giorno senza che abbia bisogno di cerotti e disinfettante. La mia salvezza quotidiana la trovo in una scatola 10x5 che contiene dosi monouso di tutto ciò che potrei aver bisogno in caso di scottature, ferite e lesioni di vario genere.

Lenti a contatto
Si può vivere benissimo anche con solo gli occhiali. Ma io "quattrocchi" non mi ci sento proprio e, nonostante mi dicono in molti che ci sto bene, penso di starci malissimo. A parte quando vado a scuola (dove, se fosse per me, andrei in pigiama tranquillamente) e in altre occasioni in cui non ho problemi a mostrarmi in tutto "il mio terrore", non perdo tempo a ficcarmi le dita negli occhi per mettere le lenti.

Mp3
L'invenzione più geniale nella storia dell'umanità. La musica è un fattore determinate nella mia vita; riesce a influenzarmi l'umore, la giornata, l'intero punto di vista su un concetto. Oggetto irrinunciabile, che devo sempre mettermi in borsa.

Portafortuna
Non credo che i gatti neri portino sfiga, ritengo che se lo specchio si rompe non vuol dire che si avranno sette anni di sfiga (ma solo schegge del cazzo sul pavimento), penso che essere tredici a tavola, far cadere il sale, passare sotto una scala non significa assolutamente nulla, e me ne sbatto se è venerdì 17! Ma riuscirei a trovare un mio personale portafortuna anche in un pezzo di plastica. Semplicemente perchè quel giorno stupendo lo avevo in tasca, o avevo quel particolare ciondolo addosso, o ho trovato quella monetina per terra.
Anche se fondamentalmente quelli che io chiamo "portafortuna" sono semplicemente ricordi di specifiche giornate, e un po' di nostalgia per ciò che non potrà tornare ma che spero di rivivere.

giovedì 15 ottobre 2009

Musa di Nessuno

Questa canzone mi piace davvero un sacco; più per il testo che per la musica.
Sarebbe bello essere la musa che ispira e rapisce, che incanta e tormenta l'animo di chi scrive note per te.
A tutte le donne che sono Muse di Nessuno (tanto per citare un altro gruppo italiano ^_____^)




Musa - Marlene Kuntz

E' una questione di qualità:
la tua presenza,
rassicurante e ipnotica
mi affascina
e gioca col mio senno
e ne lascia ben poche briciole.

E io amo darlo a te,
o amabile
custode degli sguardi che
ti dedico
fra lo sragionamento e l'estasi
degli amplessi magnifici.

Perchè tu sai come farmi uscire da me,
dalla gabbia dorata della mia lucidità;
e non voglio sapere quando, come e perchè
questa meraviglia alla sua fine arriverà.
(x 2)

(Musa: ispirami
Musa: proteggimi
Ogni ora)

Mi strega e mi rapisce
la tua giovane
saggezza incomparabile
che ossequirò
e l'eleganza di ogni tua
intenzione è incantevole.

E quando ti congiungi a me
sai essere
deliziosamente spinta
e indocile,
coltivando le tue bramosie
sulle mie avidità.

Perchè tu sai come farmi uscire da me,
dalla gabbia dorata della mia lucidità;
non voglio sapere quando, come e perchè
questa meraviglia alla sua fine arriverà.
(x 2)

Perchè tu sai come prenderti il bello di me
mettendo a riposo la mia irritabilità;
Non voglio sapere come riesci e perchè.
E' una meraviglia, e finchè dura ne godremo insieme.
Insieme
Insieme
Ne godremo insieme

(Musa: ispirami
Musa: proteggimi
Musa: conducimi
Musa: adorami
Musa: noi ne godremo insieme)

Voglio aver bisogno di te come di acqua confortevole.
Vuoi aver bisogno di me? Troverai terreno fertile.

Affilata come la Linearità

"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta"
Già, è sempre tutto più semplice di ciò che pensiamo. Il rasoio di Ockham non è solo un principio che indica il metodo, ma è anche una verità che il più delle volte ci sfugge.
Siamo noi a complicarci la vita, per il puro gusto di farlo. Parla una che deve distruggere ogni relazione che mette in piedi, e che qualsiasi cosa inizia già fa' schifo per il solo fatto che è lei a farla. Pensa te, direte voi. Ma è così, e ci complichiamo la vita nei modi peggiori anche nelle più piccole cose. Ci affligiamo quando non dovremmo, ci guardiamo allo specchio ed ingrandiamo a dismisura quelle uniche tre cose che non ci piacciono, possano essere persino i lobi dell'orecchio o il secondo dito del piede, ci demoralizziamo per le cose più sciocche e finiamo col rovinarci il gioco da soli. Ma non è questo il punto.
Tendiamo, in breve, a voler complicare ogni cosa, non ci piacciono le cose se non sono ingarbugliate come desideriamo noi, bizzarri esseri umani. Questo non solo nei problemi, oh no. Oltre a volere problemi contorni, intricati, stressanti ed odiosi (forse a te non sembra di volerli, ed ogni volta che ti capitano ti chiedi "perchè proprio a me?" ma è così: incosciamente li vogliamo tutti) le spiegazioni, gli scioglimenti di questi problemi devono essere complicati anch'essi. Non ci divertiremmo abbastanza, vi pare?! Già, perchè come ho detto prima, anche se non lo pensiamo, in realtà i problemi più strani e snervanti è come se ce li andassimo a cercare. Ci piacciono troppo; senza complicazioni, piagnistei vari, difficoltà e rogne quanto sarebbe noiosa la vita! Tutto il tempo a non far niente e a divertirsi spensieratamente. Che barba! Ma fatemi il piacere. Il nostro problema, penso dell' Uomo in generale, è che non riusciamo a farne a meno.
E' come una dose di droga giornaliera; dobbiamo averne sempre di più. Più seccature, più preoccupazioni, ancora di più, più difficoltà. Ed ecco che arrivano le ulcere gastriche! Un videogioco da cui siamo dipendenti: andiamo avanti di livello in livello e non ci conquista se non salgono anche le difficoltà. Di conseguenza anche le soluzioni, l'espediente per uscirne. Invece di una schematizzazione lineare e semplice, usiamo solamente schemi contorti in cui non riusciamo a fare a meno di cadere. Una trappola fatta di incognite, varianti, enigmi e interrogativi. Un po' come la matematica applicata. E' una malattia cronica che non possiamo estirpare dalla nostra vita; senza sarebbe tutto più semplice..
Come dice Ockham, poi, la spiegazione più semplice non è solo quella che ci complicherebbe meno la vita, ma è anche, a parità di fattori, quella che tende a essere esatta. Certo, non c'è da fidarsi delle statistiche perchè come diceva Bukowski "un uomo con i piedi nel congelatore e la testa nel forno acceso STATISTICAMENTE ha una temperatura media". Neanche lui nutriva tanta fiducia. E' pur sempre vero che le probabilità sono alte, e a volte le chiare, semplici, accessibili soluzioni ai problemi che affannano il nostro quotidiano sono le migliori.





Leonardo Sciascia scrisse: "Che a vederle, le cose si semplificano: e noi abbiamo invece bisogno di complicarle, di farne complicate analisi, di trovarne complicate cause, ragioni, giustificazioni. Ed ecco che a vederle non ne hanno più; e a soffrirle, ancora di meno."

martedì 14 aprile 2009

Regrets

Spiacevole, straziante, dilaniante come solo può essere un rimpianto. Di aver fatto la cosa sbagliata, di non aver potuto fare, di non aver capito cosa volere veramente. Si può sentire come la paura, mentre il cuore batte forte, preso dal rimpianto di una cosa avvenuta.
Ce lo insegna la mamma con il "non versare lacrime di coccodrillo" che non bisogna piangere sul latte versato. Ma quando quel latte è inchiostro, una macchia indelebile, impossibile da togliere, una lettera scarlatta che risplende appesa ai nostri colli? Cosa si può se oramai il passato è andato, via, fuggito dietro le nostre spalle come solo del tempo che vuole essere catturato può fare? Perchè si sa' che i momenti che si rivogliono e gli attimi che vorresti non finissero mai, sembrano sempre correre più veloce del resto..
La mia soluzione era, volevo che fosse almeno, "non guardarti mai indietro". Se non ti penti delle tue azioni, nè dei tuoi sbagli, come puoi piangere su una cosa avvenuta e di cui non si può cambiare il percorso? La mia filosofia era, in poche parole, di non pentirmi dei miei errori, ma andare avanti e imparare da questi.
Ma è proprio questo il problema. A volte si incappa in incidenti, sbagli, che non volevi accadessero mai. O peggio ancora, che in quel momento bramavi più di ogni altra cosa, che desideravi ardentemente... Ma poi, ottenuto quell'attimo fuggente così tanto agoniato, non solo ti senti vuoto, ma anche pentito. Vuoto perchè si sa' che ottunuto l'oggetto del proprio desiderio, o anche una vendetta troppe volte sperata, dopo ci si sente male, senza un obiettivo, quel qualcosa da volere che mancava. Fin troppo appagati, ecco; anche se così sembra quasi una cosa positiva. Però c'è sempre qualcosa, dopo, che si bramerà di più. Per il pentimento, invece, a volte non c'è proprio soluzione. Come fai a cambiare ciò che è stato?! Puoi rimediare, certo, ma non sarà mai davvero lo stesso. Questo fa' paura. Ecco perchè in preda al pentimento si può provare terrore.
In ogni caso fino a un po' di tempo fa', la mia regola di non guardare mai oltre le proprie spalle funzionava come una macchina ben oliata. Ma... C'è sempre un "ma" in queste storie. Ma non è andata come avrei voluto. O meglio, in quel momento lo volevo, eccome se lo volevo, e poi il rammarico per l'azione commessa ha oscurato tutto il resto.
Quell'attimo, quel singolo momento, se lo desideravo così tanto, perchè pentirmi? Eppure mi sono fermata, per un solo secondo mi sono soffermata a pensare. Già, però ho continuato. Quindi, se lo volevo così tanto -tralasciando l'attimo di esitazione- perchè ora dovrei sentirmi così? Il rimorso è una bestia divora carne che non ho mai voluto conoscere, ecco perchè quella regola autoimposta. E adesso divento un coccodrillo che dopo aver mangiato con tanta avidità piango la preda inghiottita?
No, mai. Dopo questi miei pensieri, volti al compianto di ciò che ho fatto, che sono stati sprecati per una persona che non ne ha... Non lo farò mai più.
E non mi importa se per un attimo mi sono detta "Aspetta, forse..". Non mi interessa se ho continuato, non mi importa fino a dove mi sono potuta spingere o quale limite ho varcato.






Non, rien de rien
Non, je ne regrette rien.
Ni le bien, qu'on ma fait
Ni le mal tout ça m'est bien égal!

Non, rien de rien
Non, je ne regrette rien.
C'est payé, balayé, oublié,
je me fous du passé!

Avec mes souvenirs,
j'ai allumé le feu,
mes chagrins, mes plaisirs,
je n'ai plus besoin deux!
Balayés les amours,
et tous leurs trémolos,
balayés pour toujours,
je repars à zéro.

Non, rien de rien
Non, je ne regrette rien.
Car ma vie, car mes joies,
aujourd'huiça commence avec toi!







Una volta Edward Bulwer-Lytton disse che "Il rimorso è come vedere il cielo ed essere all'inferno." E non c'è niente di più vero.

lunedì 16 febbraio 2009

Crescendo

A tutti quelli che crescono. A tutti coloro che sbagliano e imparano. A tutti quelli che, prima di essere un albero, erano solo semi nella terra bagnata. A tutti quelli che hanno imparato a volare e si sono trasformati da crisalide in splendida farfalla. A tutti quelli che guardano con nostalgia al passato, quando non capivano cosa avevano.


Fiore

Sai, si cresce, anche controvoglia..
E sarai già andato via, oltre la soglia

Si impara ad apprezzare l'amaro
e quel gusto che resta sul palato

Ed ogni ferita è un altro mattone
a quel muro di calce e amore

Sai, si cresce, prima o poi succede
E diventerai solo neve

Si capisce quanto è buono il vino
che ti inebria e rende rosso il viso

Ed ogni pugnalata che stavolta dai
è per ogni cicatrice che hai

Sai, si cresce, questo diventerà concreto
E a quel punto svelerò il tuo segreto

Si conosce quanto è buono il dolore
solo quando si crede nella guarigione

Ed ogni volta che stringi ancora più forte
capisco quant'è difficile la morte

Sai, si cresce, nel bene e nel male
E l'alba che ti vuole sa' di sale

Si dice che devi vivere con ciò che capita
ma saprai che il destino è una pillola addolcita

Ed ogni lettera che bruci
erano tutto ciò che davi, per tutti quei baci

Adesso riprenditi
l'infanzia
la grazia
Continua ad andare avanti
e scegli la strada che ti si para dinanzi
Matura e sboccia, piccolo fiore,
e non ti dispiacere
poichè ogni cosa muore






"Da piccolo qualunque cosa ti può rapire: le bolle di sapone o l'arcobaleno creato da uno spruzzatore su un prato appena rasato; forse crescere significa che diventa sempre più difficile farsi rapire e portare in quel luogo d'incanto. L'unico caso in cui leggo negli occhi degli adulti la stessa emozione è quando si innamorano per la prima volta." (Dal telefilm "Taken")

domenica 8 febbraio 2009

L'Amore è da dimenticare

Un' amicizia per essere chiamata tale deve essere coltivata con amore... Ed ogni pianta all'inizio era una germoglio. Questa è per un seme d'amicizia.






Amore Perduto(Dedicata a Rossa)
Hai lo sguardo perso, piccola,
in un passato che non puoi dire più presente
La pace del corpo la raggiungerai
con quella dello spirito
Ecco perchè il cuore fa' male
L'anima duole e senti dentro
una belva che riposa
dove prima c'era un campo di rose

Hai gli occhi che brillano, cara
E' per un ricordo che non t'appartiene, oramai

Perdere il senso della realtà
ti fa credere che sia stato solo un sogno
Ma è l'incubo, adesso, ciò che non lo farà tornare

E combatti con l'unghie e i denti
pur di non farti sfuggire ciò che per sempre
doveva essere tuo, solo tuo

Hai pensieri tristi, bambina mia
per una promessa che è stata spezzata

Aggrappati forte alla vita;
a quella che è stata, e a quel che ancora
dovrà arrivare a prenderti

Nessuno te lo porterà via
quel tuo amore che hai tanto sofferto
Anche se è questo ciò che temi di più

Hai il pianto che ti mozza il respiro, adorata
per una scelta che non si poteva evitare

Anche se è passato non vuol dire
che non sia mai esistito, nè che non abbia mai amato
Forse è proprio per ciò che da' un dolore tale

Sforzando la mente a non pensare
Cerchi di levare il ricordo,
ma così lo fai tornar più vivido





Alfred Tennyson una volta disse:
"È preferibile l'aver amato e aver perso l'amore al non aver amato affatto."

mercoledì 4 febbraio 2009

Un atto senza nome

Ti vedrò. Vedrò lo stesso la tua anima limpida e pura anche se è coperta da sporco e male. Il tuo dolore, ecco, lo smaschererò!



Teatro
(Dedicata a Gabriele)

Io non voglio essere marionetta nè burattinaio
Sono l'artefice della mia vita
e sta a me creare il mio cammino

Ma quel miserabile di un volgo
che voterebbe l’anima al diavolo
pur di apparire come ciò che non è!

E tu, che ti metti quel metallo
bianco opaco addosso
pensi di nasconderti bene, vero?

E tu supplisci ogni martirio
ma è nell'anonimato
che hai l'armatura più resistente

Non vivete che l'atto più scuro
Ma io voglio ogni riga, lettera
e parola da respirare

Ma quell'infimo di un popolo
che venderebbe il proprio sangue
pur di vedere i sogni!

E tu che ti pavoneggi,
quando l'ostentazione della propria virtù
è la mancanza della virtù stessa

E a te ti piace essere un altro, no?
Mettere quella maschera ti fa' sentire potente
poichè solo i deboli hanno un volto

I versi scritti di mio pugno
sono quelli che canteranno la mia vita
e i miei passi risuoneranno sulla mia via

E adesso tu sai
che l’avere e l’apparire
è per gli stolti
e l’essere e il sapere
per i colti.




Cripticamente, Gigi Proietti, una volta disse: "Viva il teatro, dove tutto è finto e niente è falso."

IncuBis

Lo dedico a tutte quelle notti che hanno tromentato il mio giorno. A quell' inconscio che afferrava la mia realtà. A quelle mani che mi hanno tirato in basso, giù, verso il Buio...

Il Fremito nell'Oblio

Una sensazione d'orrore
che non ha nulla a che vedere con la realtà
Un brivido agghiacciante
che mi scivola sulla pelle
e non ha nulla a che vedere col tempo
Una prigione senza sbarre.
Sono ostaggio del mio stesso incubo.
Fra muri di psiche...

Un altro giorno per piangere la mia anima,
un altro giorno così passerà.
Un' altra notte fatta d'angoscia,
un'altra notte così mi tormenterà.

Scendendo, l'illusione,
scorre senza più padrone..

Non riesco a capire
quale sia il sogno e quale la realtà.
Avendo paura di aprire gli occhi
e scoprire che invece sono ancora la'.
Che sia meglio il sogno senza dolore
della la realtà senza timore..

Un altro momento per tremare,
un altro momento così volerà.
Un altro istante per tardare,
un altro istante così si perderà.

Nel mio forzato giaciglio,
preda, per la prima volta, del mio stesso incubo.
Nel sudore, perduta,
cerco di afferrare quell'incomprensibile bianconiglio.

Scalcio, tremo, stringo...
e con un battito ci ciglia
ecco che a tutto metto fine..

..Cercando di tirare un sospiro di sollievo..
"Si può morire di paura?"
è' la domanda che mi assillerà.

Un altro secolo per lasciare e lasciarsi andare,
un altro secolo così se ne fuggirà.
Un' altrà eternità sprecata a contemplare,
un'altrà eternità così sparirà..



"Io avevo quei terribili incubi, e basta. Frits mio d'oro, spero di non provare più simili orrori! Non me li scorderò fin che campo. Quanto male c'è al mondo." (Tratto da "La catastrofe" di Richard Adams)

lunedì 1 dicembre 2008

Incubi Notturni

L'insieme aveva l'essenza degli incubi, senza esserlo, però. La sensazione d'irrealtà era reale. Solo l'irrealtà è reale. Se no, le cose sembrerebbero molto reali, ma anche assurde.
(Paco Ignacio Taibo II)




Quando hai un incubo provi una strana sensazione: tu scappi inseguito da qualcosa di oscuro e minaccioso, ma desideri solo fermarti e lasciare che la cosa oscura e minacciosa ti raggiunga. Sta per capitarti qualcosa di brutto e tu non puoi farci niente; puoi girarti però e vederla arrivare: puoi guardarlo in faccia il tuo incubo...
(Da "Taken")

martedì 24 giugno 2008

Una perla di saggezza

Se mi fermo a pensare, e questo lo sa' benissimo Gabriella, posso tirare fuori frasi che lei definisce "bellissime"... Forse non è questo il caso, o forse sono sempre troppo critica nei confronti di tutto quello che faccio, ma a me non pare così eclatante questa elucubrazione mentale che ho messo per iscritto. E' pur sempre vero che è solo una mia opinione. Spero vi piaccia.




"I colpi si incassano, la corazza si ammacca,
la lotta diventa più cruenta,
le lacrime scivolano sulle guance già bagnate
e le ferite si fanno profonde...
Ma il cuore batte ancora.
La corazza cambia lega in una più resistente, il sangue si lava,
le lacrime si asciugano e le ferite si rimarginano.
Una speranza vive ancora nel petto...
Quella che continuerò a lottare, sapendo che imparerò a non cadere;
andrò avanti cercando di non scivolare.
Si dice che la pratica renda perfetti...
E io so' che la prossima volta non andrò al tappeto.
Per quanti colpi io possa ricevere, per quante lacrime io possa versare,
per quanti dolori io possa perire, per quante ferite io possa soffrire,
so' che uscirò vincitrice."






Tucidide ha scritto: "Sicuramente i più coraggiosi sono coloro che hanno la visione più chiara di ciò che li aspetta, così della gioia come del pericolo, e tuttavia l'affrontano"



domenica 22 giugno 2008

Le ali spezzate, Khalil Gibran

Tratto da "Le ali spezzate" di Khalil Gibran; indubbiamente uno dei miei scrittori preferiti...
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Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.
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giovedì 28 febbraio 2008

Viva San Valentino!

si, è vero sono passate più di due settimane da S.Valentino.. festa che trovo assolutamente inutile, falsa e commercializzata all'estremo.
ci tengo quindi ad augurare S.Valentino.... in un modo particolare:

UN BUON TRUCULENTO S.VALENTINO A TUTTI, SPECIALMENTE AGLI INNAMORATI!
CHE POSSANO TUTTI MORIRE DALLE RISATE!





George Farquhar ha detto: "I soldi sono la forza dell'amore, come della guerra"